DIVENTARE GRANDI! UN COMPITO CHE RICHIEDE SFORZO, IMPEGNO E TANTA ENERGIA
I bambini dovrebbero poter esprimere il loro potenziale creativo attraverso il sostegno e l’incoraggiamento dei genitori o degli adulti. Lo sviluppo del fanciullo avviene gradualmente grazie ad un processo di maturazione fisica, psicologica, emozionale e spirituale.
Il percorso di maturazione si esprime nel corso degli anni e si differenzia (nei tempi e nelle modalità) da bambino a bambino.
Pensare di poter procedere nella medesima maniera con ciascun bambino è assai utopico, così come risulta idealismo convincersi di poter sostenere la crescita solamente con le conoscenze teoriche o filosofiche.
La dimensione pratica, fatta di tentativi, errori ed esperienze, rappresenta il “piano di lavoro” più efficace.
L’educazione è prima di tutto costituita da elementi pratici, grazie ai quali possiamo comprendere (con il tempo!) quale sia la strada giusta da percorrere con i nostri bambini.
VOGLIO FARE DA SOLO!
“I bambini non diventano grandi grazie allo studio o ai diplomi. Diventano grandi grazie alle qualità della loro mente, all’intelligenza e alla ricettività”.
Swami Satyananda Saraswati
Il miglior modo per crescere è quello di provarci!
Correre il rischio di sbagliare, di commettere errori e tentare di risolverli nella maniera più positiva e creativa possibile. Purtroppo molto spesso tendiamo a sostituirci ai nostri bambini e invece di valorizzare le loro abilità (il problem solving per esempio) cerchiamo a tutti i costi di “fare per loro”.
Questa attitudine risulta alquanto limitante per il nostro piccolo, che pur sforzandosi non riesce ad esprimere la propria forza interiore che tenta a gran voce di manifestarsi.
Genitori troppo impegnati nelle “loro faccende” non si accorgono che il loro bambino altro non sta facendo che chiedere di essere lasciato da solo a compiere il proprio mestiere, ovvero diventare grande!
Allacciarsi le scarpe, vestirsi, trasportare oggetti, socializzare con i coetanei etc etc, sono tutti semplici azioni che però richiedono grande volontà e i bambini dimostrano (quasi sempre) enorme interesse nel divenire maestri di sé stessi.
Insegnare ai bambini a fare da soli è la prima forma di sostegno che stiamo offrendo loro così che il ruolo del genitore (o maestro) venga confinato a quello di incoraggiatore, facilitatore e aiutante.
VALE PIU’ 1 MINUTO DI ESPERIENZA PRATICA CHE 1 ORA DI CHIACCHIERE…
Molto spesso tendiamo a trasmettere le conoscenze ai nostri bambini attraverso le parole, i discorsi interminabili e i cosiddetti “sermoni” che a nulla servono se non a riempire le teste dei piccoli fanciulli ancora troppo inesperti per ribellarsi.
Ai bambini non piacciono le “conferenze”, preferiscono di gran lunga giocare, correre, saltare, fare capriole, sbraitare e conoscere il mondo per quello che realmente è, ovvero un meraviglioso groviglio di esperienze.
Come genitori dovremmo sostenere questo innato desiderio di conoscenza esperienziale e lasciare che i nostri figli manifestino la loro natura spontaneamente. Vivere all’aria aperta e in contatto con gli elementi della natura può sicuramente facilitare lo sviluppo, ma ciò non è sufficiente.
Non basta posizionare un bambino tra gli alberi per renderlo più consapevole! È necessaria la presenza di figure responsabili e di ambienti circondati da una buona energia, tanta bellezza e spiritualità!